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La balla sulla meritocrazia ed sul liberismo PDF Stampa E-mail
  
Lunedì 31 Ottobre 2011 16:12

Quanto segue per smascherare la balla attravero la quale una minoranza vorace arrogante  e senza alcun pudore e vergogna riesce a proteggere,  occultando  o giustificando i propri privilegi.

La "competizione" sarebbe all'origine delle proprie fortune e/o del potere acquisito, essa sarebbe quindi la ricompensa del merito (meritocrazia)  acquisito in  passato e la ragione del suo attuale mantenimento, posizione che transita per un concetto quasi universalmente accettato  (se si escludono le utopie ugualitarie) quindi un veicolo ideale attraverso il quale introdurre quelle variazioni che consentano di godere del consenso comune pur realizzando solo il proprio tornaconto personale.

Gli elementi essenziali della competizione inglobati dalla accettazione collettiva (e quindi contro i quali non si puo andare esplicitamente ) sono:

  1. la universalità di partecipazione  e quindi tutti possono partecipare
  2. la universalità delle regole e quindi tutti soggiaciono alle medesime regole

La "concorrenza" alla base delle teorie liberiste è il metro del rispetto dei due principi della competizione.

La "concorrenza" costituisce quindi anche il più grande pericolo per chi abbia già ricchezza e potere, per secoli tale pericolo è stato affrontato con il solo uso della forza, fino a quando il rapporto tra soggetti dotati di potere e soggetti depredati non ha più consentito l'utilizzo di tale strumento, è subbentrato allora il meccanismo della mistificazione che permettere di dichiararsi pubblicamente a favore di cio che privatamente di osteggia, uno dei modi più efficaci per attuare un simile inganno è costituito dal conflitto ideologico che facilita la creazione di fanatici disposti all'atto di fede unilaterale piuttosto che alla quotidiana verifica dei principi enunciati, da questo punto di vista il comunimso ha fornito una nemico/paravento perfetto.        

Così abbiamo che i peggiori traditori della competizione sono proprio coloro che in pubblico se ne proclamano purissmi paladini, cosi puri che hanno la  patente per  "scomunicare" gli altri ed ascriverli all'odiato nemico, non appena si metta in dubbio la coerenza dei "campioni" e/o si vogliano "misure" che permettano di verificare quanto i due principi cardine siano in realtà applicati da chi falsamente li predica, inutile dire che l'esistenza di un nemico è una vera manna dal cielo.

Di volta in volta la competizione viene "viziata" introducendo elementi che "indirettamente" (e qualche volta anche palesemente) diminuiscano "drasticamente" i contendenti e/o definiscano regole agevolate a favore di alcuni.

25 anni passati nel settore delle TLC (quale dipendente, consulente, imprenditore) mi hanno fatto comprendere (almeno in questo settore) quali e quanti siano questi tradimenti della competizione e come essi siano alla base sia delle richhezze di alcuni sia  dello stallo economico ad esempio della NGAN.

Un elemento essenziale ad esempio è costituito dall'uso esclusivo da parte di un gruppo ristretto di soggetti delle proprietà collettive come ad esempio il suolo pubblico necessario alla realizzazione delle infrastrutture edili che costituiscono più dell'80% dell'investimento di una infrastuttura "wired" di TLC, sempre che ci si voglia FINGERE come ineluttabile che il controllo delle infrastutture edili sia indispensabile per un operatore di TLC .... dove l'unica cosa essenziale in realtà è la "commutazione" (switching) che però (per i misticatori del liberismo) è troppo soggetta alla competizione visto che l'evoluzione tecnologica nel settore elettronico ha determinato in meno di 20 anni una riduzione MAGGIORE di 100 VOLTE (vedi legge di Moore) nel costo di un impianto di commutazione rendendo tale attività alla portata di singoli senza vincoli finanziari (e quindi privo del  miracoloso fenomeno, per i mistifcatori del liberismo,  del costo marginale nullo)

Ultimo aggiornamento ( Lunedì 31 Ottobre 2011 17:34 )